1976-2021: 45 anni dal terremoto in Friuli

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45 anni terremoto friuli

Alle ore 21 del 6 maggio 1976 il Friuli viene colpito da una delle frequenze sismiche più forti e devastanti che l’Italia del XX Secolo abbia mai registrato.

Il sisma cambiò le vite di chi c’era e di chi non c’era: quell’evento ha segnato un solco nella storia, tracciato un confine netto tra il prima e dopo.

Noi di Aria, come azienda friulana, vogliamo ricordare e tenere vivo l’esempio di chi ha lavorato per ricominciare a vivere.

Il Friuli è in ginocchio ma non si piega

Il Friuli è in ginocchio ma subito si RIALZA. L’8 maggio a due giorni dal sisma, il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia si riunisce e stanzia 10 miliardi di lire per l’assistenza e la ricostruzione, mentre il Governo affiderà a Giuseppe ZAMBERLETTI l’incarico di Commissario straordinario dei soccorsi e della gestione dei fondi, che ancora oggi è esempio emblematico di risposta e di reazione a questa drammatica emergenza.

Il Governo investe e la Regione farà dei sindaci i suoi funzionari delegati. La linea è decisa: prima si pensa alle FABBRICHE, al lavoro, alla produzione.

Il MODELLO FRIULI per la rinascita del territorio

Si afferma quel MODELLO FRIULI che ancora oggi, dopo 45 anni, viene riconosciuto come strada innovativa e virtuosa di rinascita di un territorio.

Le risorse stanziate dallo Stato vennero tutte impiegate, senza scandali o inchieste della magistratura.

Lavorando bene con determinazione e capacità, il Friuli ha dimostrato che si può uscire vincitori anche dalle situazioni più complicate.

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