Il distanziamento? Non ha basi scientifiche. Lo studio che smentisce l’OMS

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Il distanziamento Non ha basi scientifiche

Da https://www.ilgiornale.it/

Per gli scienziati del Mit Massachusetts Institute of Technology, il distanziamento negli spazi chiusi è insensato.

Ma come??

Ebbene si, a contestare l’efficacia del distanziamento sociale nei luoghi chiusi sono stati infatti i risultati prodotti da un recente studio a cura di Martin Z. Bazant, professore di ingegneria e matematica applicata, e John WM Bush, ordinario di matematica applicata.

Sono state pubblicate delle evidenze scientifiche per cui in un luogo chiuso come all’aperto, il rischio di contrarre il virus sia lo stesso per tutti, a prescindere dalla distanza a cui si mantengono i presenti.

La distanza non aiuta più di tanto e dà anche un falso senso di sicurezza

Noi sosteniamo“, ha puntualizzato Bazant, “che non c’è un grande vantaggio nella regola dei 2 metri, soprattutto quando le persone indossano mascherine. Questa precauzione non ha una base scientifica: l’aria che una persona espira indossando una maschera tende a salire e scendere in altre parti della stanza, quindi si è quasi più esposti restando lontani“.

 “Questa enfasi sulla distanza è stata davvero fuori luogo fin dall’inizio.” prosegue Bazant. “l CDC e l’OMS non hanno mai fornito una spiegazione per questo, hanno detto solo che questo è ciò che va fatto“.

Per gli scienziati del Mit bisogna assicurare il ricambio d’aria

Anche per noi. Lo sosteniamo dall’inizio di questa crisi mondiale.

Gli scienziati del Mit hanno quindi ribadito la necessità di assicurare, negli spazi chiusi, il ricambio dell’aria, aprendo le finestre o installando nuovi ventilatori.

Mantenere l’aria in movimento può essere infatti altrettanto efficace o più efficace dell’acquisto di un nuovo sistema di filtrazione.

LO STUDIO PUBBLICATO

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