L’impianto di ventilazione nelle sale di diagnostica nelle quali sono allocate apparecchiature di Risonanza Magnetica a magnete superconduttore rappresenta, oltre che un sistema di aerazione e condizionamento, un vero e proprio “dispositivo di sicurezza” nel caso di emergenza dovuta a fuoriuscita di gas criogenici dal magnete medesimo.
Come sempre, salute e sicurezza viaggiano di pari passo.
Impianto di ventilazione e RM: controlli semestrali
Nella Gazzetta Ufficiale n. 239 del 10 ottobre 2018 è stato inserito il D.M. “Determinazione degli standard di sicurezza e impiego per le apparecchiature a risonanza magnetica” che va a disciplinare gli aspetti relativi alla messa in esercizio dell’apparecchiatura di risonanza magnetica.
Vogliamo sottolineare come il capitolo B.12.A sia dedicato agli Impianti di ventilazione e di espulsione gas criogenici.
Si legge testualmente:
“Devono essere realizzati adeguati sistemi di climatizzazione in condizioni di normale esercizio, al fine di facilitare un’adeguata termoregolazione del paziente in relazione ai limiti di SAR previsti dalla vigente normativa e al contempo un corretto funzionamento dell’APPARECCHIATURA RM“
E successivamente:
“I sistemi di ventilazione devono essere controllati almeno ogni sei mesi verificando il corretto funzionamento e il perdurare del numero di ricambi/h di progetto.“
Caratteristiche degli impianti di ventilazione
L’impossibilità di avere delle aperture, fa si che tutta l’aria all’interno della sala RM schermata con gabbie di faraday chiuse, entra ed esca esclusivamente attraverso l’azione dell’impianto di ventilazione. Vi sembra poco?
Esso infatti deve garantire:
- un sufficiente grado di ventilazione, finalizzato essenzialmente al benessere respiratorio del paziente
- il mantenimento della condizione di “normale esercizio” e nella quale deve essere garantita una temperatura di 22+/- 2°C ed un’umidità relativa <60%
- un livello d’igiene e pulizia dell’aria all’interno della sala magnete
- una normale sovrappressione rispetto agli ambienti esterni
- una distribuzione delle bocchette d’immissione all’interno della sala che tenga conto della necessità di dover “condizionare” costantemente il paziente con aria fresca, immessa dall’esterno ed opportunamente filtrata
I monitoraggi strumentali delle portate d’aria
Premessa: tutte le misure hanno senso solo se sono effettuate all’interno della sala esami a porta chiusa.
Gli strumenti tipicamente utilizzati per la misura del numero di ricambi/ora in sala magnete devono avere caratteristiche di magnetocompatibilità con il campo statico dell’apparecchiatura RM.
Dopo aver validato l’impianto quindi, il responsabile di un sito di Risonanza Magnetica deve garantire la verifica periodica del perdurare delle caratteristiche tecniche dell’impianto.
I controlli ovviamente devono essere effettuati da personale esperto e qualificato.